DOGANE - DEPOSITI IVA - ILLEGITTIMA LA RICHIESTA DELL'IVA GIA' VERSATA CON AUTOFATTURA

Un nuovo punto fermo a favore degli operatori: la Corte di Giustizia Europea, interpellata dalla Commissione Tributaria della Toscana nell'ambito di un giudizio sui depositi Iva, ha affermato che, in base al principio di neutralità dell'Iva, una normativa nazionale non può imporre il pagamento dell'Iva già regolarizzato col meccanismo dell'autofattura (cd reverse charge).

La controversia verteva sulla nota questione della mancata introduzione fisica della merce nel magazzino Iva, con conseguente applicazione della sanzione del 30%, nonchè pretesa del versamento dell'Iva nonostante l'imposta fosse stata già assolta all'interno dell'autofattura.

La portata della sentenza è davvero rilevante perchè chiarisce, una volta per tutte, che non vi è distinzione tra Iva interna ed Iva in dogana, come viceversa riteneva oggi la nostra Corte di Cassazione (es. Sentenza 19.05.10, n° 12262).

Gli effetti si esplicheranno non solo sulle controversie in merito ai depositi Iva, ma anche su altre controversie riguardanti l'Iva non versata in dogana, ma regolarizzata all'interno con autofattura, come ad esempio, l'Iva sulle royalties.

Anche il regime sanzionatorio doganale
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basato sul valore dei diritti doganali compresa l'Iva, dovrebbe subire modifiche in senso favorevole agli operatori. (fonte: Confetra)