Migliorare la distribuzione urbana delle merci è sicuramente una delle condizioni indispensabili per rendere sostenibile lo sviluppo futuro delle città. Un obiettivo che non può prescindere però da un'approfondita, seria e precisa analisi dei flussi veicolari che quotidianamente interessano le aree urbane.
L'Interporto di Torino, che intende proporsi come driver per lo sviluppo di una logistica sostenibile, dando seguito a questa precisa volontà, ha attivato una collaborazione con il Politecnico di Torino per la sperimentazione dei sensori senza fili WIM e WSN, presentati al Congresso Mondiale dell'ITS a Vienna.
SITO ha deciso di sperimentare queste tecnologie nell'area della piattaforma logistica. Esse forniranno indicazioni utili per ottimizzare i processi distributivi e favorirre una logistica sostenibile. Potranno trovare utilizzo anche per le amministrazioni delle grandi aree metropolitane da tempo alla ricerca di soluzioni capaci di rispondere ai problemi legati al traffico.
La rete di sensori installati all'interno della pavimentazione stradale della piattaforma logistica, è stata dislocata in modo da coprire quattro macro-aree in cui è stato suddiviso il territorio dell'interporto, ciascuna predisposta di access point dotati di modem GPRS per la trasmissione dei dati raccolti, 6 ripetitori e 32 sensori magnetometrici (per un totale di 16 corsie di rilevamento).
Questa tecnologia, confrontata con quelle presenti, mostra parecchi vantaggi: sensori e ripetitori non necessitano di collegamento elettrico: gli access point sono predisposti con un unico cablaggio sia per la configurazione che per l'alimentazione; infine, in caso di operazione di manutenzione o rifacimento del manto stradale è possibile rimuovere il sensore in maniera agevole e rapida senza danneggiarlo.
I dati ricavati dal sistema magnetometrico di rilevamento veicolare hanno permesso di simulare con risultati soddisfacenti i flussi di traffico presenti nell'area dell'interporto. Nelle prove sin qui svolte sulle corsie di rilevamento in esame, la precisione dei conteggi è risultata adel 97% circa, mentre quella della classificazione è comunque sopra il 90%.
Inoltre, l'Interporto di Torino ha ritenuto utile concoscere la quantità di carico di transito. A tal fine si è deciso di installare una postazione di rilievo dei carichi di movimento. I sistemi WIM (weight-in-motion) sono stati sviluppati per operare in maniera continua ed automatica sul monitoraggio del traffico in termini di: numeri, tipologie e carichi. Anche in questo caso, i sensori sono collocati in appositi solchi ricavati nella carreggiata stradale, il loro lavoro di raccolta ed elaborazione dei dati permette di schedare tre differenti tipologie di veicolo: quelli pesanti a 5 assi, quelli leggeri ed i muletti.
L'adozione dei sistemi WIM consente l'acquisizione di info sulla tipologia dei mezzi che, integrate a quelle relative ai flussi, risultano essenziali non solo per una più completa rilevazione ed analisi riguardo al traffico ed alle diverse modalità del deflusso, ma anche funzionali all'elaborazione di nuove strategie per una corretta gestione delle infrastrutture stradali: manutenzione, sicurezza nella circolazione, riduzione degli inquinanti.
Ad integrazione di questo processo di studio del traffico, si affianca la predisposizione di un modello di simulazione che permette ulteriori valutazioni riguardo ai dati raccolti - ad esempio legati alla stima dei consumi e delle emissioni inquinanti prodotte - che forniscono sicuramente un prezioso ausilio nella gestione o nell'eventuale potenziamento e miglioramento delle infrastrutture viarie.
L'esperienza di SITO si profila pertanto di notevole interesse non solo per la gestione ed il miglioramento della logistica all'interno delle aree interportuali, quanto come "esperienza guida" da mutuare per una vera e propria politica di logistica sostenibile in funzione di aree urbane meno caotiche ed inquinate e quindi più vivibili. Le future smart cities non potranno sottrarsi all'utilizzo di tecnologie come queste, strumenti essenziali per favorire un continuo e salutare progresso.
Il presente Patto d'Intesa si applica a tutte le filiere della distribuzione delle merci con esclusione di quelle aventi caratteristiche specifiche (indicativamente: valori, farmaci, giornali, carburanti, combustibili, surgelati, manutenzioni ordinarie e straordinarie, traslochi, commercio ambulante ecc.) o per quei soggetti che utilizzano veicoli con allestimenti specifici. Il Comune di Torino si impegna a stipulare specifici accordi con gli operatori di queste filiere.
TEMPI DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D'INTESA
FASE 1:
dal 1 aprile 2014 rilascio dei contrassegni provvisori (nuovi o rinnovi) di circolazione nelle ZTL per gli autoveicoli adibiti a trasporto merci Euro 3 (GRUPPO A) ed Euro 4 (GRUPPO B);
dal 1 aprile 2014, si rilasceranno inoltre i permessi per gli accreditati secondo le disposizioni;
FASE 2:
dal 1 dicembre 2014 entrata in vigore delle misure premiali e divieto di accesso nelle ZTL per gli autoveicocli Euro 3 ed Euro 4 e precedenti motorizzazioni (Euro 0, 1,2);
dal 1 dicembre 2014 non avranno più validità i permessi precedentemente rilasciati per gli autoveicoli Euro 3;
FASE 3:
dal 1 dicembre 2017 entrata in vigore delle misure premiali e divieto di accesso nelle ZTL per gli autoveicoli Euro 4 e precedenti motorizzazioni (Euro 0,1,2);
dal 1 dicembre 2017 non avranno più validità i permessi precedentemente rilasciati per gli autoveicoli Euro 4.
VEICOLI GRUPPO A:
Veicoli commerciali leggeri alimentati a benzina o diesel con portata a terra fino a 35 q.li conformi alla direttiva 98/69 CE immatricolati dal 1 gennaio 2001 (Euro 3)
VEICOLI GRUPPO B:
Veicoli commerciali leggeri alimentati a benzina o diesel con portata a terra fino a 35 q.li conformi alla direttiva 98/69 CE immatricolati dal 1 gennaio 2006 (Euro 4)
MISURE DI PREMIALITA' PER I SOGGETTI ACCREDITATI
Gli operatori accreditati possono usufruire delle seguenti agevolazioni:
La Città di Torino si appresta a diventare sito pilota del progetto "URBELOG - Urban Electronic LOGistic".
Il Progetto URBELOG rientra nella strategia di Torino Smart CIty ed ha come obiettivo sviluppare e sperimentare una piattaforma telematica innovativa per la gestione della logistica merci di ultimo miglio in città, aggregando gli operatori della distribuzione, le pubbliche amministrazioni e le associazioni di categoria nella gestione della distribuzione delle merci fino alla consegna. In questo modo si punta a realizzare un sistema di trasporto delle merci che razionalizzi e renda economicamente vantaggioso, efficiente ed ecostostenibile il servizio consegne.
Durante la sperimentazione saranno utilizzate flotte di veicoli tradizionali, ibridi ed elettrici equipaggiati con unità di bordo (scatole nere) progettate per interagire con la piattaforma e l'infrastruttura ICT. Saranno inoltre istituiti due "satelliti" sperimentali (tipo dropbox per ritiri e consegne) equipaggiati di strumentazione informatica per il consolidamento dei carichi e l'interazione in tempo reale con la flotta di distribuzione.
E' prevista anche l'istituzione di sistemi dinamici che consentiranno alle pubbiche amministrazioni un monitoraggio delle caratteristiche di eco sostenibilità e la gestione dei diritti di accesso per gli operatori virtuosi.
I partner coinvolti sono:
TELECOM (capofila)
IVECO
TNT
POLITECNICO di TORINO
FIT CONSULTING
ITALDATA e TEMA
SELEX Elsag
UNIVERSITA' BOCCONI di Milano
SCUOLA SANT'ANNA di Pisa
SITO SPA, Società Interporto di Torino essendo interessata alla valutazione delle soluzioni sviluppate ed alla loro validazione in campo, fornisce un appoggio al progetto che si svolge sull'area territoriale di proprietà, e si rende disponibile al supporto di attività progettuali sotto il profilo logistico attraverso lo sviluppo di un CDU.
La Città di Torino si appresta a diventare sito pilota del progetto ...