SBLOCCA ITALIA - DECRETO-LEGGE 12 settembre 2014, n. 133.
Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle
opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione
burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa
delle attivita' produttive.
(GU n.212 del 12-9-2014)
Vigente al: 13-9-2014
Art. 29. (Pianificazione strategica della portualita' e della logistica)1. Al fine di migliorare la competitivita' del sistema portuale e
logistico, di agevolare la crescita dei traffici e la promozione
dell'intermodalita' nel traffico merci, anche in relazione alla
razionalizzazione, al riassetto e all'accorpamento delle Autorita'
portuali esistenti, da effettuare ai sensi della legge n. 84 del
1994, e' adottato, con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto-legge, previa deliberazione del
Consiglio dei Ministri, il piano strategico nazionale della
portualita' e della logistica.
2. Allo scopo di accelerare la realizzazione dei progetti inerenti
alla logistica portuale, entro trenta giorni dalla data di entrata in
vigore della legge di conversione del presente decreto, le Autorita'
portuali presentano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un
resoconto degli interventi correlati a progetti in corso di
realizzazione o da intraprendere, corredato dai relativi crono
programmi e piani finanziari. La Presidenza del Consiglio dei
Ministri, d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, seleziona, entro i successivi sessanta giorni, gli
interventi ritenuti piu' urgenti sulla base delle proposte contenute
nei documenti presentati dalle Autorita' portuali, anche al fine di
valutarne l'inserimento nel piano strategico di cui al comma 1,
ovvero di valutare interventi sostitutivi. Resta fermo quanto
disposto dall'articolo 13, commi 4, 5, 6 e 7 del decreto legge 23
dicembre 2013, n. 145 convertito con modificazioni, dalla legge 21
febbraio 2014, n. 9 per i progetti volti al miglioramento della
competitivita' dei porti italiani per il recupero dei traffici anche
tra l'Europa e l'Oriente.
La Francia e l’Italia hanno 6 mesi di tempo per rispondere all’invito.
Il Comitato Transpadana ed il Comité pour la Transalpine accolgono con favore il lancio di ieri 11 settembre, da parte della Commissione europea, dell’invito a presentare proposte che finanzierà il 40% del tunnel ferroviario Torino-Lione, parte centrale del Corridoio Mediterraneo, uno dei 9 Corridoi infrastrutturali, sanciti dall’Europa come prioritari.
Si tratta dell’impegno formale dell’Europa a finanziare, nel periodo budgettario 2014-2020, le reti di trasporto con oltre 26 miliardi di Euro.
L'invito a presentare proposte lanciato ieri, nell'ambito del
Meccanismo per Collegare l'Europa (Connecting Europe Facility - CEF) finanzierà progetti destinati a creare i collegamenti mancanti e a migliorare gli esistenti nelle reti di trasporto, energia e comunicazione digitale europee. Il CEF è il fondo per le infrastrutture di trasporto, il più ingente mai messo in campo dall’Europa: una prima tranche di 11,9 miliardi è oggi a disposizione dei progetti nazionali che l'Europa co-finanzierà.
Durante il vertice italo-francese dello scorso 20 novembre a Roma, i due Governi si sono formalmente impegnati a rispondere a tale invito a presentare proposte:
hanno ora circa sei mesi, fino al 26 febbraio 2015, per richiedere all'Unione Europea il co-finanziamento per il tunnel transfrontaliero (8,5 miliardi) secondo la seguente chiave di ripartizione: Europa 40% (3,4 miliardi), Italia 35% (2,9 miliardi) e Francia 25% (2,2 miliardi).
François Lépine e Bruno Rambaudi, Vice Presidente di Transalpine e Transpadana: "L’Europa fornisce oggi a Francia ed Italia un’opportunità di finanziamento eccezionale. Ora sta agli Stati individuare le contropartite nazionali, precisando il montaggio finanziario dell’operazione.
Pur perfettamente consapevoli del momento di difficoltà delle finanze pubbliche, siamo certi che Francia ed Italia, vista anche la concorrenza cui il progetto è sottoposto, coglieranno questa occasione nei tempi richiesti, nell’ottica del rilancio degli investimenti a favore della crescita ".
François Lépine e Bruno Rambaudi sottolineano che, contribuendo con il 40%: "l'Europa diventa il principale finanziatore della Torino-Lione; la quota parte francese sarà i 2,2 Miliardi e quella italiana di 2,9 Miliardi, ripartite in un arco di temporale di 10/15 anni: un investimento alla portata dei nostri Paesi che contribuirà alla crescita, alla creazione di nuovi impieghi e alla competitività delle nostre economie e delle nostre imprese.”
Nel mese di marzo Transalpine e Transpadana avevano riunito in un Seminario alla sede parigina della Caisse des Dépôts et Consignations (CDC) i massimi esperti del finanziamento innovativo per le infrastrutture di trasporto, dimostrando che montaggi giuridico-finanziari innovativi sono possibili!
(per gentile collaborazione dell'Ufficio Stampa di Transpadana)